Archivi

Gli archivi orali sono beni preziosi: linguisti, antropologi, etnografi, storici orali sono da decenni immersi in un universo sonoro – raccolto spesso in prima persona – che merita tutela, salvaguardia, protezione e anche diffusione. Tuttavia, la diffusione, specie con l'avvento di Internet, può entrare in conflitto con alcuni diritti inviolabili (il diritto alla protezione dei dati personali, il diritto all'oblio) che possono rivendicare coloro i quali hanno ‘prestato' la propria voce o anche coloro che vengono menzionati esplicitamente dagli intervistati.

Gra.fo ha cercato di rispettare tutti gli aventi diritto coinvolti nel progetto: anzi, l'approfondimento delle questioni giuridiche associate alla diffusione dei materiali sonori salvati è stato uno dei principali compiti svolti dal gruppo di lavoro. Tuttavia, non è stato possibile rintracciare tutti gli aventi diritto, perché introvabili o sconosciuti. Siccome la gestione dei diritti nel dominio degli archivi orali è questione piuttosto delicata, approfittiamo di questa pagina per informare tutti gli aventi diritto non contattati e non raggiunti della nostra buona fede e della nostra totale e assoluta disponibilità nel riconoscere i loro diritti qualora materiale sonoro sia stato inavvertitamente messo in rete senza autorizzazione. Li ringraziamo fin d'ora per la loro disponibilità e per la loro comprensione. Gra.fo è un progetto di ricerca, non ha fini di lucro: siamo certi che tutti comprenderanno lo spirito che ha animato tutto il gruppo di lavoro.

Ai sensi dell'art. 8 del Codice di deontologia e di buona condotta per il trattamento di dati personali per scopi storici, Gra.fo ha cercato, nei limiti del possibile, di ottenere una liberatoria da tutti quelli che hanno raccolto materiale sonoro – confluito dentro il progetto – prima dell'entrata in vigore del Testo Unico sulla Privacy. Laddove questa non è stata ottenuta, se un documento sonoro contiene dati sensibili, esso non può essere consultato tramite portale, ma può essere parzialmente consultato in sede (attraverso la sua scheda catalografica, il regesto emendato da punti contenenti informazioni non divulgabili e porzioni di audio editate dagli operatori).

Per i documenti che non contengono dati sensibili ci assumiamo la responsabilità della messa in rete: alludiamo in particolare ai lavori compiuti nell'ambito di imprese geolinguistiche nazionali, quali quelle della Carta dei Dialetti Italiani, o a ricerche di tipo fonetico-fonologico. Questi documenti non contengono dati personali di alcun genere (se si eccettua la ‘scheda di presentazione degli informatori', spesso presente solo nei verbali cartacei). L'adesione ad uno schema precostituito di elicitazione dei dati relega in secondo piano l'individualità del singolo locutore, facendone invece  emergere l'appartenenza ad una specifica comunità linguistica. L'insieme di queste testimonianze restituisce l'immagine di un'identità  collettiva, che è parte a sua volta di un'identità culturale più ampia (la comunità linguistica italiana).

Nel portale sono possibili tre tipologie di consultazione, diversificate in base alla presenza o meno di dati sensibili:

  1. consultazione integrale tramite portale (è possibile sia leggere le schede catalografiche, sia scaricare i corrispondenti file sonori, sia il materiale di corredo),
  2. consultazione parziale tramite portale (è possibile sia leggere le schede catalografiche, sia scaricare una versione ridotta dei file sonori originali, sia il materiale di corredo),
  3. consultazione in sedi deputate (al momento, il Laboratorio di Linguistica della Scuola Normale Superiore di Pisa), previa richiesta di autorizzazione per quanto riguarda materiali che presentano problematiche giuridiche. 

Non tutti gli Archivi digitalizzati e descritti sono effettivament econsultabili. Per esempio, l'Atlante Lessicale Toscano e la Carta dei Dialetti Italiani sono in fase di catalogazione.

Questa pagina contiene l'elenco completo degli archivi digitalizzati; per ognuno di essi si possono trovare informazioni quali: durata complessiva, descrizione sintetica, articolazione secondo fondi e serie e l'intervista al possessore dell'archivio stesso.

I fondi sono articolazioni degli archivi e generalmente coincidono con precisi progetti di ricerca. Ogni archivio può, quindi, avere diversi fondi. Le serie sono sottoarticolazioni dei fondi.

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Ore di parlato: 3045:50:08

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ArchivioDescrizione

Elba (31:21:15)

L’archivio nasce da una ricerca sulla memoria storica dell’isola d’Elba compiuta tra il 1999 e il 2001 da Tiziana Noce, autrice di un libro intitolato “Voci di vita elbana. Un secolo di memorie tra vigna, miniera e mare” (Coop Toscana Lazio, 2003). Il volume raccoglie testimonianze e storie di vita di più di trenta tra informatrici e informatori, per la maggior parte minatori, marittimi, operai, contadini, impiegati e casalinghe, dai cui racconti emerge il variopinto e sfaccettato quadro della realtà elbana dalla fine dell’Ottocento all’inizio del XXI secolo, con un’attenzione particolare al versante orientale dell’isola con le comunità “minerarie” di Rio Marina, Capoliveri, Porto Azzurro e Portoferraio. Sullo sfondo dei grandi avvenimenti che hanno segnato la “Storia” nazionale si dipana il filo dei ricordi personali e si disegna un mosaico di tante “storie” individuali: l’emigrazione verso America e Australia, che nei primi decenni del Novecento coinvolse tante famiglie di Rio Marina e Capoliveri, il ventennio fascista e la guerra d’Africa, le distruzioni e le violenze della seconda guerra mondiale, il duro lavoro delle miniere, vero e proprio cuore dell’economia elbana per buona parte del Novecento, gli scioperi e la politicizzazione degli operai negli anni della ricostruzione e del “boom” economico, le conquiste sindacali, infine l’avvento del turismo che ha determinato un radicale rivoluzionamento nell’economia, nella società e nello stile di vita degli abitanti. [Luca Pesini]

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FLOG (268:04:08)

Fondo: Andrea Grifoni - Serie: Interno di fabbrica con operai, Vita di fabbrica
Fondo: Gilberto Giuntini
Fondo: Nunzi Gioseffi
Fondo: Circolo di studio_FLOG
Fondo: Contini
Fondo: Giovanni Beleffi
L’archivio sonoro della Fondazione Lavoratori Officine Galileo (FLOG) è estremamente complesso e articolato. Esso è custodito presso la Mediateca della Tradizioni Popolari di Firenze e fa riferimento ad almeno un trentennio di rilevamenti sul campo. Non tutto il materiale sonoro custodito presso la FLOG è stato acquisito nel progetto Gra.fo, poiché a un’attenta analisi alcuni fondi (dalla FLOG definiti ‘collezioni’) si sono rivelati essere copie, a volte anche parziali, di altri archivi (è il caso, ad esempio, della Collezione ‘De Simonis’, e di quella denominata ‘Cappelli di Paglia di Signa’, che in Gra.fo costituisce un archivio autonomo). Il fondo ‘Bueno’ (composto, pare, da 10 audiobobine) risulta scomparso, ad eccezione di una audiobobina. I materiali sonori relativi alla ‘Collezione Giovanni Contini’ sono stati digitalizzati da Contini stesso. Altri materiali ancora si riferiscono ad aree geografiche non toscane. In Gra.fo sono confluiti i Fondi Gilberto Giuntini, Nunzi Gioseffi, Andrea Grifoni. Il Fondo Gilberto Giuntini è costituito da materiale orale formalizzato (cantato) relativo a tradizioni popolari toscane. Il Fondo Nunzi Gioseffi custodisce leggende, fiabe, novelle popolari raccolte a Castelnuovo Berardenga, nell’ambito della campagna di rilevamento coordinata da Alberto M. Cirese tra il 1968 e il 1972 per conto dell’allora Discoteca di Stato. Il Fondo Andrea Grifoni è costituito da due serie: ‘Vita di Fabbrica’ e ‘Interno di fabbrica con operai’. La prima racconta la vita, le lotte, la cultura degli operai delle Officine Galileo di Firenze e rappresenta un documento prezioso per la conoscenza, dall’interno, del movimento operaio e sindacale. La seconda si riferisce ai materiali preparatori relativi al documentario audiovisivo “Interno di fabbrica con operai”. [Silvia Calamai]

Gargini Sergio (50:29:29)

Fondo: Caterina Bueno
Fondo: Storico
Fondo: Cercando per le vie
Fondo: Variegato - Serie: Lu treno di Bastia, Pulvio Gargini, Mista
L’archivio “Sergio Gargini”, costituito da 42 audiocassette distribuite in quattro fondi (‘Storico’, ‘Cercando per le vie’, ‘Caterina Bueno’ e ‘Variegato’), è nato dall’indagine sui canti popolari e le tradizioni della Montagna Pistoiese condotta a partire dal 1975 dallo studioso di etnomusicologia Sergio Gargini con la collaborazione di altri componenti del Collettivo Folcloristico Montano. Questa associazione, sorta nel 1973 per iniziativa di Gargini che ne è stato a lungo l’animatore, raggruppava diversi giovani originari dei comuni di San Marcello Pistoiese, Cutigliano, Piteglio, Abetone (in provincia di Pistoia) e Granaglione (in provincia di Bologna) e si proponeva di compiere una ricerca storico-antropologica sulla cultura e le condizioni materiali delle classi subalterne della Montagna Pistoiese tra Ottocento e Novecento. Gran parte di questo lavoro è consistito nella registrazione e trascrizione di testi musicali e letterari, nel loro inquadramento socioantropologico ed etnomusicologico e nella “riproposta” al pubblico, da parte dei cantanti e musicisti del Collettivo stesso, dei più significativi documenti raccolti nell’inchiesta sul campo. [Luca Pesini]

Gianetti Benozzo (10:55:52)

Letteratura e canti popolari raccolti nella Valdera negli anni Ottanta.
L’Archivio Gianetti nasce all’inizio degli anni Ottanta all’interno di un progetto di ricerca promosso dall’Associazione Amici della Musica (di cui Benozzo Gianetti era presidente) con la collaborazione delle maestre delle scuole elementari di Ponsacco e Cascina Terme. Il Fondo è costituito da una serie di interviste ai familiari degli allievi delle due scuole. Spesso il materiale è raccolto dagli stessi bambini che chiedevano a nonni e genitori di cantare le canzone che accompagnavano i lavori nei campi o con cui erano soliti intrattenersi, o chiedevano di raccontare e recitare le vecchie storielle e preghiere, al fine di raccogliere tutto il materiale appartenente alla tradizione popolare tramandato oralmente e conservarlo. Da questa ricerca nacque il libro Canti popolari della Valdera (a cura di Benozzo Gianetti), Ponsacco, 1984, una raccolta di canti, filastrocche, stornelli, preghiere e leggende: oltre ai testi, nel libro sono presenti anche alcuni degli spartiti musicali che accompagnavano tali componimenti. [Cristina Bertoncin]

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Gori Lidia (16:39:08)

Fondo: Marliana
L'archivio Lidia Gori, costituito dalle 13 audiocassette del fondo Marliana, documenta buona parte delle interviste etnografico-lessicali realizzate da Lidia Gori per la stesura della tesi di laurea Vita rurale nel comune di Marliana, discussa all'Università di Firenze nell'anno accademico 1974-75, sotto la guida di Gabriella Giacomelli. Oltre alle interviste in tutti i paesi del comune di Marliana (PT), le registrazioni conservano un'inchiesta a Le Molina nel comune di Massa e Cozzile (PT), in base a un originario progetto di tesi che avrebbe riguardato il lessico della Valdinievole. [Emanuele Saiu]