perché Gra.fo
- C'è il rischio che i materiali sonori vadano perduti (a causa della deperibilità dei supporti e dell'obsolescenza dei sistemi di registrazione);
- C'è il rischio che i materiali sonori cadano in oblio (perché molti archivi sono sconosciuti e/o inaccessibili);
- Gli archivi sonori costituiscono una risorsa preziosa per varie discipline (linguistica, antropologia, storia orale, demologia, economia, sociologia);
- Gli archivi sonori possono essere utilmente usati nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle biblioteche, negli etnomusei;
- L'Italia rappresenta un fecondo laboratorio di ricerca, ricchissimo di archivi sonori.
cosa fa Gra.fo
Queste le fasi di lavoro del progetto:
- Censimento degli archivi sonori;
- Contatti con i possessori/detentori di archivi sonori, prelievo dei materiali sonori (e degli eventuali materiali di corredo cartacei) e stipula di accordi legali per la cessione temporanea e la successiva divulgazione pubblica dei beni riversati in digitale;
- Trasporto dei materiali presso il Laboratorio di Linguistica (SNS), digitalizzazione e, se necessario, restauro degli stessi;
- Riconsegna dei materiali ai possessori/detentori;
- Analisi dei documenti sonori digitalizzati attraverso una loro accurata catalogazione e una parziale trascrizione;
- Creazione del portale.
cosa produce Gra.fo
Gra.fo ‘salva' archivi: il salvataggio non è solo fisico. Una catalogazione accurata permette di fruire di una massa ingente di materiali.
Ma Gra.fo è anche ricerca scientifica: pubblicazioni
come Gra.fo
Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina - www.museosanmichele.it/apto/
Archivio di Etnografia e Storia Sociale - www.aess.regione.lombardia.it
Circolo Gianni Bosio - www.circologiannibosio.it/
Archivio Istituto De Martino - www.iedm.it/
Scottish Sound Archive - www.nls.uk/scottish-sound-archive
Città degli Archivi - www.cittadegliarchivi.it
Il progetto Grafo 2.0